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venerdì 5 agosto 2011

Matilde Serao
PERSONALISSIMO OMAGGIO
A MATILDE SERAO

5 agosto 2011: oggi cade il 49esimo anniversario della morte di Marilyn Monroe. Un simbolo della seduzione femminile. Ma si può sedurre anche con la testa, lo sapeva bene Donna Matilde.
Matilde Serao è un personaggio che ho sempre ammirato.
Fin da bambino me ne parlava con toni quasi da leggenda la mia
mamma.
E da ragazzino lessi alcuni suoi racconti, alcuni veri e terribili, ma altri gioiosi e consapevolmente irreali, come quello sull'invenzione della pastasciutta.
Strano a dirsi, scoprii che faccia avesse Donna Matilde molti anni dopo, da adolescente. Mia madre volle far realizzare un fotoritratto di mio fratello dalle Sorelle Toppo, discendenti di un'antica famiglia di fotografi, che avevano il loro atelier alla Riviera di Chiaia.
Mi recai anche io in quell'atelier, per visionare i provini (non erano tempi di scatti digitali e un fotoritratto era una cosa seria). Il posto era affascinante, una vera capsula del tempo: antichi apparecchi fotografici, il senso malinconico e gattopardesco di una grande tradizione ormai al tramonto (l'atelier chiuse di lì a poco), un anziano fratello medico (celibe, come nubili erano le Sorelle Toppo) che dispensò interessantissimi consigli su come realizzare una crema di bellezza naturale usando - lo ricordo ancora - "latte, limone e glicerina", tanti e tanti ritratti alle pareti.
E fra questi uno di Donna Matilde: grossa, con un occhio francamente strabico, l'occhialino in pugno e uno strangolino di velluto con un cammeo a cingerle il collo taurino.
Restai stupito: era quella la donna capace di aver fatto innamorare Scarfoglio? Era lei l'indiscussa dominatrice di tanti salotti mondani? Era lei l'autrice di quei gustosi "Mosconi" firmati Gibus, in cui dispensava consigli in materia di seduzione e raccontava di maliziosi flirt?
Poi ho capito. Col tempo.
Ho capito che le persone come Donna Matilde sono quelle che ti entrano dentro, quelle che ti seducono non con l'effimera esteriorità, ma con la ricchezza del loro mondo interiore, che ti prendono con la loro femminilità profonda e non banale, che ti affascinano con certi inattesi bagliori di freschezza e incoscienza adolescenziale, senza tempo e illogici a chi non sappia coglierli e apprezzarli.
Grande Donna Matilde che seppe essere tante e tante persone in una. Che seppe essere donna totale: seduttrice e imprenditrice, giornalista e scrittrice, mamma e cocotte.
Molte donne, oggi, dovrebbero prendere lezioni da lei, forse.

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